Slow Stay in Italy, una rete di strutture in giro per l’Italia che promuovono turismo slow e accoglienza familiare
Questa estate chi si concederà una vacanza o un weekend, lo farà restando in Italia. Non mancheranno anche le gite fuori porta.
Va sempre di più delineandosi un turismo di prossimità, che mira a riscoprire i luoghi vicini,molto spesso dati per scontati, proprio per via della loro vicinanza, e si tende così a preferire mete lontane.
Spazio, dunque, ai caratteristici borghi del territorio italiano, aree protette, parchi, a sostegno di un turismo slow.
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Ed è proprio in questo contesto che si inseriscono bed & breakfast e agriturismi, di cui il BelPaese è ricco.
Secondo quanto afferma l‘Enit (Ente Nazionale italiano per il turismo) gli italiani preferiranno abitazioni private e case vacanze, tra cui una buona percentuale è data da agriturismi e b&b.
Queste strutture svolgono un ruolo importante nell’esaltazione del Made in Italy.
Ma quale scegliere? Quale bed & breakfast? Quale agriturismo?
Su Instagram è nato da poco un progetto a sostegno di queste strutture a conduzione familiare, ricche di qualità e charme.
L’ideatrice è Silvia Mulazzani, proprietaria del B&B Ca’ Vermiglia a Bologna, che insieme ad altri host, ha dato vita alla pagina instagram Slow Stay in Italy (@slowstayinitaly), come slancio per la ripartenza.
Si tratta di un profilo che raccoglie foto con relative informazioni di bed & breakfast e agriturismi.
Nei contenuti in evidenza di Slow Stay in Italy, le stories con le strutture sono catalogate per regione, in modo tale da rendere la ricerca più facile.
Da nord a sud, il numero delle strutture che stanno aderendo cresce a vista d’occhio. Corsi di cucina, escursioni, sono solo alcune delle attività proposte.
In giro per l’Italia, quindi, per una vacanza all’insegna del relax, del buon cibo e di una ospitalità familiare con Slow Stay in Italy.