Cos’è e come funziona l’app Signal che mantiene privati i tuoi messaggi
Signal è un’app di messaggistica che ha avuto il suo boom di download in seguito alle modifiche sulla privacy annunciate da Whatsapp, per cui viene richiesta la condivisione dei dati con Facebook.
Nonostante le leggi per la privacy vigenti in Europa rendano inefficaci tali modifiche, lasciando inalterate le cose, molti si sono preoccupati della questione privacy.
Da qui la corsa alla ricerca dell’app più sicura simile a Whatsapp o Telegram ma con un occhio di riguardo alla privacy.
Ed ecco che si è cominciato a parlare di Signal. L’app in realtà è stata sviluppata già nel 2013 da un gruppo di attivisti per la privacy e sostenuta da un’organizzazione non profit.
A sostenerla ci sono i grandi della tecnologia, esperti della sicurezza informatica che classificano Signal come l’app più sicura sul versante privacy.
Ma come funziona l’app Signal?
L’app utilizza una crittografia end-to-end, un sistema di codifica dei messaggi che rende private le conversazioni, impedendo a Signal stesso di poterle vedere.
Quest’ultima è disponibile gratuitamente per iPhone, Android, Mac e pc, e così come con Whatsapp o Telegram è possibile inviare testi, foto, video, vocali e altro sia in conversazioni individuali che di gruppo.
Per poter iniziare a utilizzare Signal occorre fornire solo il numero di telefono e nient’altro.
Rispetto alle altre app di messaggistica Whatsapp e Telegram, le uniche informazioni che Signal raccoglie sono la data di creazione dell’account e l’ora dell’ultima connessione. Non vengono conservati i metadati delle conversazioni, ovvero tutte quelle informazioni che identificano dove/quando/con chi gli utenti hanno comunicato.
E sempre per rimarcare l’importanza della privacy, l’app Signal offre ai suoi utenti altre funzionalità. Si tratta della possibilità di usufruire di messaggi che si autodistruggono automaticamente dopo un periodo di temp, e di bloccare l’app con un passcode o impronta digitale.
Conclusione
L’utilizzo di un servizio piuttosto che un altro dipende molto da ciò che viene utilizzato da coloro con cui chatti.
Ormai tutti usano Whatsapp come app di messaggistica principale e solo dopo un po’ di tempo si è cominciato ad usare anche Telegram, proprio per il discorso che quando tutti usano un determinato servizio risulta poi più facile seguire la scia.
Ma se siete degli utenti attenti alla privacy, che non si spaventano di fronte alle novità e non siete abitudinari, allora non vi resta che dare una possibilità all’app Signal.